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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Silvia De Angelis
Originalità del volto
Festivita'
Leggero tocco di mani
sulla pochezza d’un confine
aperto a un enorme saggio del firmamento.
Lascia trapelare
un cantico di spiritualità tramandata
ove simulare
nei dintorni di nebbia
la parte mistica racchiusa in noi.
Cela dietro un varco di stelle
il volo vincente d’un Icaro
miracolo prodigioso dell’attimo rivolto
alla schietta originalità del volto...
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Commenti di altri autori:
«In particolari momenti tristi e oscuri, come quello tutti noi stiamo attraversando, avere la possibilità di prendere il volo e librarsi come Icaro verso la fonte di luce e di calore sarebbe un’ottima opportunità, peccato che rimanga solo e soltanto utopia. Un Natale e a susseguire, festività molto anomale, per non dire malinconiche e molte volte funeste. Un sogno, un paio di ali e volare lontano dalle brutture della pandemia. Versi che ho molto apprezzato.»
«bella l’immagine della trapezista rende benissimo l’idea della lirica, sensazione d’infinito in un volo immaginario per avvicinarsi al cielo. autrice brava che cerca sempre nuovi sbocchi e volti da impaginare.»
«Potersi librare in volo è, come dice meravigliosamente la bravissimna Silvia, rendersi conto della non esistenza di un confine che possa delimitare la voglia di conquistare spazi immensi e quindi avvertire quel senso di spiritualità che solo al cospetto della grandiosità del cielo si può avvertire.»
«Un confine che si apre verso l’immensità celeste è qualcosa di meraviglioso e regala quella spiritualità che ci fa librare sempre più in alto, distaccandoci dall’ordinarietà e dalla zavorra di tutti i giorni. Dovremo esercitarci a volare ogni giorno sempre più in alto per raggiungere l’infinito.»
«Abbandonare la terra e lasciarsi andare in alto... volare, restando in equilibrio con il cuore e con la mente sempre attenti... liberi da zavorre e pensieri negativi per respirare positività e pace... Versi che si distaccano dalla pura banalità e conquistano il lettore... Complimenti per le bellissime metafore...»
«Quel leggero librarsi in aria è un anelito profondo verso quella spiritualità insita in ogni essere umano, che si manifesta in determinati periodi, come quello che stiamo vivendo. Siamo esseri umani ma aneliamo a qualcosa che trascenda la nostra misera e fragile umanità.»
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«Un confine che si apre verso l’immensità celeste è qualcosa di meraviglioso e regala quella spiritualità che ci fa librare sempre più in alto, distaccandoci dall’ordinarietà e dalla zavorra di tutti i giorni. Dovremo esercitarci a volare ogni giorno sempre più in alto per raggiungere l’infinito.»
«Abbandonare la terra e lasciarsi andare in alto... volare, restando in equilibrio con il cuore e con la mente sempre attenti... liberi da zavorre e pensieri negativi per respirare positività e pace... Versi che si distaccano dalla pura banalità e conquistano il lettore... Complimenti per le bellissime metafore...»
«un confine che non esiste liberi 
«Quel leggero librarsi in aria è un anelito profondo verso quella spiritualità insita in ogni essere umano, che si manifesta in determinati periodi, come quello che stiamo vivendo. Siamo esseri umani ma aneliamo a qualcosa che trascenda la nostra misera e fragile umanità.»
di un sereno Natale cara. (Vivì)
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