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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte
Silvia De Angelis
Core de mamma
Dialettali
Quer core de mamma
che se strugge fin dar profonno
pe' quer fijo scapestrato
che nun vo' sentì parole
Lui continua a fa' 'na vita 'nfame
che scimunita
l'avvicina a quer precipizio
e nun cià ritorno...
ma solo crudo rammarico
d'avè pugnalato ar petto
'na madre soferente
de 'namore 'mmenso
buttato ar vento
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«I figli a volte riescono a rovinare le vite delle loro madri...»
Commenti di altri autori:
«E' bellissima Silvia... dalle mie parti si dice:"na' mamma camp' cient' figli, nu figlio nun camp' na mamma"...una madre da tutto per i figli ma non si può dire lo stesso di un figlio per sua madre.»
«E nel leggere queste parole accorate mi si disegna un'immagine, un volto intenso, come quello di un'attrice, Anna Magnani, abiti semplici, uno scialletto sulle spalle, a girare per strade senza tempo a cercare quel figlio scapestrato, che magari si sta ubriacando, che magari per l'ennesima volta si farà trascinare in un'avventura che avrà solo e sempre lo stesso epilogo: quel dolore e quella preoccupazione, perché magari la volta prossima non sarà solo galera, perché magari la prossima volta quel figlio lo troverà riverso, senza vita, in un vicolo fatiscente, insieme alla spazzatura... il tuo raccontare Silvia, diventa come la sequenza di un film... inedito e sempre eguale, per quelle madri che di questo amore ne avranno il cuore spezzato»
«Speciale e accorato questo urlo di dolore di una madre in vernacolo per un figlio che gli procura enorme sofferenza! Versi profondi e sensibili che riescono a trasmettere mirabilmente l'immane sofferenza che una madre prova!»
«voglio dedicarti questa canzone MAMMA SON TANTO FELICE Mamma, solo per te la mia canzone vola, mamma, sarai con me, tu non sarai più sola! Quanto ti voglio bene! Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore forse non s'usano più, mamma, ma la canzone mia più bella sei tu! Sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più! Mamma... mai più (Beniamino Gigli) piaciuta»
«Spesso noi figli sappiamo essere piuttosto scapestrati trascuriamo i più piccoli gesti che potrebbero far felice una madre... Una magnifica lirica che diviene spunto di riflessione, complimenti!»
«Ci sono figli scapestrati, è vero, ma anche figli che danno grandi soddisfazioni.
Anche in questo forse ci vuole fortuna e non basta talvolta tutto quello che fa una madre. Versi accorati e sentiti, molto graditi.»
«La mamma ti dà la vita e già lo fa con sofferenza... la mamma ti segue passo passo nella crescita e ogni piccola avvisaglia di dolore o pericolo è per lei motivo di enorme apprensione... cresci e pazientemente cerca con i suoi consigli di instradarti per la retta via il più delle volte inascoltata se non mal sopportata... nonostante tutto il suo amore cresce con te e il suo cuore ti è costantemente vicino... purtroppo a volte capita che ce ne rendiamo conto troppo tardi... Veramente bella!»
«I figli so pezzi de core... nel bene e nel male rimangono sempre figli, bisogna essere fortunati anche in questo nella vita. Spesso ci sono dei bravissimi figli con genitori che non lo meritano e viceversa, ma che possiamo farci, è la vita. Bella poesia in dialetto che racconta la realtà...»
«una poesia stupenda per capire il dolore di una mamma per un figlio che non vuole sentire ragioni e continua per la sua strada anche se sbagliata complimenti»
«Io, che non fui mamma, mi sono sempre sentita dire che non avrei potuto capire... Ma sono stata figlia... E quante volte mi sono sentita in colpa, non per le mie scelte, che rifarei, ma per il dispiacere che spesso ho letto negli occhi di mia madre. Non le ho mai chiesto scusa, né perdono... Questo è l'unico rimorso che continua a tormentare le mie notti.»
«Il cuore di una mamma batte sempre veloce, soffre in modo silenzioso e ciò che può donare è solo un amore autentico che, spesso, non viene compreso nella sua intima essenza. Lirica estremamente toccante, profonda, aprezzata e condivisa.»