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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte
In quel della Sarmazia e Cappadocia
aggressive cavallerizze
impegnan superbe conquiste
schiavizzando maschile sesso
Ivi domina cruenta matriarcale congrega
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«La leggenda narra di feroci guerriere, che schiavizzavano i maschi, utili solo al lavoro...»
Commenti di altri autori:
«Ah! Le amazzoni!... E la valorosa Pentesilea, loro regina, costretta ad indossare sempre l'armatura per sfuggire all'odio di Afrodite, che l'aveva condannata ad essere violentata da tutti i maschi che l'avessero vista. Narra la leggenda che lo stesso Achille, dopo averla uccisa, sfilandole l'elmo e vedendola in volto, ne violò le spoglie.»
«Le amazzoni, guerriere leggendarie, un mito della Sarmazia e Cappadocia, cavallerizze e soggiocatrici che schiavizzavano i maschi... Hai toccato stavolta un tasto nuovo ed hai tessuto dei versi molto belli e interessanti col tuo consueto stile personale. Apprezzati molto e piaciuti.»
«in natura... altri esseri troverebbero normale il tuo narrare... e non ne farebbero epiche gesta... perché la natura... ha delle regole... e non fa differenza... comunque... una delle tue più belle... la conservo!... complimenti... cià*»
«bellissimi versi, tralasciando la mitologia che le vuole come donne che assoggettano il maschio, pare che si tagliassero un seno per poter mettere l'arco in spalla, mi pare che la donna debba essere sempre amazzone, combattere per quelle famose pari opportunità, ne so qualcosa, dove io lavoro, siamo 3 donne, 36 i maschietti, altro che guerriere! piaciutissima»
«lettura ancora attuale, poiché nel leggere e rileggere e cambiando la chiave di lettura, questa poesia offre riflessioni odierne... piaciutissima un caro abbraccio»
«le fonti storiche utilizzate rendono alla tua poesia estremamente interessante; la lettura è facilitata da brevi ed esaustivi versi che non necessitano di metafore ermetiche; scorrevole e intensa. molto piaciuta»
«Una leggenda inventata dalle donne immagino! Quando la donna non poteva avere armi se non l'immaginazione di capovolgere l'universo della supremazia maschile. Veramente bella e piena di suggestione.»
«Io mi son sempre sentita un'amazzone. O meglio... o sempre sognato di essere come un'amazzone, ma non per la ferocia con la quale agivano soprattutto sugli uomini, ma sicuramente per il loro mitico coraggio ed il senso di libertà che mi ha sempre suggerito la loro immagine magnifica a cavallo. Una lirica preziosa per me, da conservare e segnalare agli autori. Grazie Silvia.»
«Posso tornare a quell'epoca? A parte gli scherzi sono così affascinanti queste amazzoni da te descritte Silvia... Estro e originalià sempre nelle tue poesie... Stupenda grazie Silvia!»
«Non so fino a che punto sia leggenda, in natura ci sono ancora femmine che prevalgono sul maschio... penso che un po' di verità ci sia. Lirica molto apprezzata che come sempre mi porta altrove... grazie Silvia»
«Bellissima interpretazione di una poesia proiettata nella leggenda, quante donne sono riuscite finalmente essere amazzoni, trovando il loro benessere vitale nella libertà da schiavitù e da abitudini sempre annullanti la loro capacità di esprimere. Splendida canzone e meraviglipso chiosare. Grazie Silvia»
«Forti e geniali queste amazzoni, non amo la schiavitù a prescindere ma il concetto secondo me riporta all'antico arcano... donne e uomini non disuguali ma, nella loro evidente differenza, Uniti nella quotidiana battaglia del vivere insieme... ed insieme convivere, un tema antico che non perde attualità ai giorni nostri, bellissima lirica, molto apprezzata.»
«Nella vita e nel lavoro sono un'amazzone, di quelle toste... ma appena il cuore comincia a palpitare per amore mi perdo tutto per strada... che fregatura... amazzone a mezzo servizio... Lirica molto molto bella!»
«le amazzoni sono affascinanti, anche io un po' mi ci sento, anche se poi prevale il mio lato dolce e femminile... lirica molto bella e ben costruita con la bravura che ti distingue»
«Sublime evocazione di un mito che tutt'ora vive in quel senso di rivalsa sociale e femminile, non tanto per sottomettere l'uomo ma per esprimere quel senso intrinseco di libertà e di coraggio. Piaciuta immensamente. Da conservare e segnalare.»
«Una bella evocazione della donna amazzone, lirica scritta con la solita bella e musicale stesura, tra fantasia e realtà, l'ho molto gradita, complimenti!»
«Le leggende hanno sempre un fondo di verità. Proprio l'inaspettato vedere donne guerriere, infondeva uno stupore tale nei nemici, che essi soccombevano. I loro seni (quello destro se mancine e quello sinistro se destrine) venivano amputati, ciò permetteva di poter scoccare meglio la freccia, che, al contrario, avrebbe causato forti dolori. Ma non vorrei scendere troppo in tecnicismi. Letta con moltissimo interesse, molto gradita!»
«Un mito che fa riflettere a lungo sui ruoli antropologici imposti tradizionalmente all'uomo ed alla donna. Esaltazione della forza muliebre, incarnano il potere, la bellezza femminea e la supremazia dei popoli. Lessico elegante, scorrevole, struttura armonica. Un'opera d'arte...»