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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
Nota dell'autore:
«La natura a volte, con la sua immane violenza, procura ingenti danni...»
Commenti di altri autori:
«Huracán... Provocador de pasiones profundas en la naturaleza... Fuente desbaratadora de inexorable fuerza... gravitación que conspira con desmesurado y desbandado terror causando dolor y silencio con todo lo que arrastra a su paso... Estupenda lírica, que merece un súper fiocco por el tema tratado... Complementi»
«L'uragano, una forza impetuosa che trascina via ciò che l'uomo costruisce come a voler la natura stessa ribellarsi alla forza dell'uomo. Bellissima poesia di intenso significato»
«bella descrizione di un evento catastrofico, per similtudine potrebbe essere un po' come l'odio nella natura umana pian piano si forma si carica fino ad esplodere incontenibile e seminare distruzioni ... silvia»
«Trovo molto particolare il tuo modo di far poesia. Lo assimilo alle terzine di Nostradamus, anche se le tue parole, sono decisamente più comprensibili. Piaciuta»
«Versi che incalzano come questo uragano che stravolge, che semina smarrimento, paura, in questo catraclisma che tutto travolge perché la natura si ribella. Poesia intensa.»
«Madre Natura ha anch'essa un'anima... che esplode di rabbia e dolore... nè più né meno come noi, che le facciamo male almeno quanto lei ci ama. Brava Silvia,è davvero molto bella.»
«L'uragano l'ho sempre visto come una manifestazione improvvisa d'ira della natura verso l'uomo, per punirlo dello scempio continuo che prosegue senza sosta, senza ragione... e la sua forza spaventosa e inarrestabile semina paura e senso d'impotenza... purtroppo, passata la tempesta, l'uomo non è capace di trarne insegnamento e continua imperterrito la sua opera di violenza nei confronti della natura... la tua è una meravigliosa lirica che dovrebbe indurci anche a riflettere...»
«bei versi, la natura e la mano dell'uomo,è risaputo che negli ultimi tempi,è in aumento il formarsi di uragani, causa l'inquinamento, bellissimi versi, sempre attenta alle problematiche»
potenza distruttiva... evento climatico dei più devastanti... a volte anche la vita ci porta simili tormenti... con eventi che ci sconvolgono come uragano... smarrimento...
«Una lirica in cui si sente la forza devastatrice della natura e lo sgomento che rimane dopo la distruzione, tanto è l'espressività espressa nei versi. Una poetessa che sa sempre coinvolgere il lettore, emozionandolo. Molto piaciuta!»
«Dinanzi alla violenza apocalittica della natura si resta, a volte, veramente sgomenti ed in questi stupendi versi sembra toccarsi con mano lo sgomento e lo smarrimento di fronte a tale disastro. Brav issima l'autrice in questo testo che ho molto apprezzato.»
«Una forza immane che niente e nessuno potrà mai fermare. Un'altra catastrofe della natura che quando si scatena lascia morte e distruzione dietro di se ed un senso di sbigottimento enorme in chi ci si è trovato coinvolto. Lirica da brivido. Apprezzata e condivisa.»
«Una parola sola, ma che riesce a sconvolgere tutto quanto li capita, tutto quanto incontra nel suo passaggio – niente si salva, morte e distruzione senza limiti.»
«A descrivere uno di quei moti della natura incontrollabili e incalcolabile potenza... Purtroppo abbiamo grandi limiti contro queste avvrsità della natura ...che si a voltesi ribella a noi, a volte... ha la sua manifestazione propria di grande forza. Stupenda Silvia versi bellissimi complimenti!»
«Molto bella devo dire, due chiavi di lettura, una realistica con convincenti raffigurazioni, tali appunto da rendere (a mio avviso) molto bene la metafora delle passioni, delle loro tempeste e del loro struggimento. Apprezzata molto.»
«Di fortissima intensitò! Descrizioni minuziose descritte con la bravura di sempre. , sempre di più, affascinata dalla bellezza di questi versi. Applauso!»
«Più che enorme smarrimenti, enormi tragedie. Quando la natura si ribella non c'è uomo che tenga. Lirica come sempre carica d'intensità che con le sue particolarietà ne fa una perla da gustare e su cui meditare. Un applauso sincero.»
«E' il canto della forza della natura che spesso è anche distruttiva. Una bella poesia che ha tratteggiato l'azione di un uragano con la maestria che è propria dell'autrice. Molto apprezzata questa lirica»
«Forza della natura che sprigiona potente catastrofe e morte, muove dal basso a scatenare nembi e tuoni, fulgore di luce. E dopo aver seminato morte, tutto è quiete. Sublime opera poetica dal lessico elegante e prezioso. Elogio sentito alla poetessa.»
«I danni della natura possono essere ingenti, ma quanto fascino può essere sprigionato da tanta violenza... quante sorprese può regalare la natura, e quante meraviglie ci fa ammirare... Poesia di grande bellezza, immensamente condivisa ed apprezzata...»
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Commenti di altri autori:
«e tutto tace sulle rovine della tempesta... quando la natura si muove l'uomo è impotente... Apprezzata»
«L'uragano l'ho sempre visto come una manifestazione improvvisa d'ira della natura verso l'uomo, per punirlo dello scempio continuo che prosegue senza sosta, senza ragione... e la sua forza spaventosa e inarrestabile semina paura e senso d'impotenza... purtroppo, passata la tempesta, l'uomo non è capace di trarne insegnamento e continua imperterrito la sua opera di violenza nei confronti della natura... la tua è una meravigliosa lirica che dovrebbe indurci anche a riflettere...»
«Dinanzi alla violenza apocalittica della natura si resta, a volte, veramente sgomenti ed in questi stupendi versi sembra toccarsi con mano lo sgomento e lo smarrimento di fronte a tale disastro. 
«Una parola sola, ma che riesce a sconvolgere tutto quanto li capita, tutto quanto incontra nel suo passaggio – niente si salva, morte e distruzione senza limiti.»
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