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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte
Silvia De Angelis
Cruento crepitio
Natura
è una scheggia a volare
nel sussulto d'un frastuono inedito
rimbombante scuotimento inaudito
che impedisce trovar rimedio...
soffoca sbigottiti aliti di vita
(poltiglie umane soggiacciono alla furia
temeraria del sisma)
sorpresi da immane crepitìo
profana ambigua latitudine
soggiogante oceanico riflusso
tramutato in ossessivo demone
nella folle corsa sublimante fragili ormeggi
perplessi nell'orizzonte
divenuto tornante sull'orlo del mare...
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Commenti di altri autori:
«Poltiglie umane... un termine agghiacciante quanto realistico e fin troppo calzante, per descrivere una catastrofe che si stenta a credere reale. Versi che fnno veramente male, quanto l'irrimediabile realtà.Apprezzatissima e condivisa.»
«Fa quasi male dire che le immagini usate dalla poetessa sono stupende, efficaci e creative per descrivere un cataclisma così spaventoso, foriero di morte e distruzione, ma è così...Molto scossa dai versi.»
«...i dèmoni "naturali" che annientano sono vivi nella più antica mitologia nipponica... purtroppo quei demoni, spesso, si risvegliano nel concreto e la loro furia è mortale.»
«Quando la natura ci dimostra la nostra insignificante essenza, quando manifesta la sua ribellione al nostro disprezzabile vuoto nel suo rispetto, e ci dà un monito che dovremmo immediatamente recepire... Intensissima e coinvolgente...»
«Terrificante e devastante onda di morte che la natura ha rivolto verso persone e cose... descritta magistralmente dall'autrice con versi forti e incisivi che arrivano dritti al cuore, nel suo stile particolare! Complimenti!»
«In queste occasioni si percepisce in modo davvero reale l'impotenza dell'uomo di fronte la potenza della natura... E' qualcosa che non possiamo combattere e che da un brivido di paura... Brava come sempre.»
«come non apprezzare un cosi nobile sentire. l'alito della natura sa essere doloroso e gli eventi si susseguono sempre con maggior frequenza, dovremmo rispettare di più la natura. bella, bella, bella.»
«Una poesia scritta con la divina penna di un'autrice che vuol far riflettere sulla potenza devastatrice della natura e sopratutto alla misera "formica" che si ritrova l'uomo! Una lirica sempre ben costruita un piacere ed emozioni alla lettura!»
«Un profondo e intenso sentire quando la natura si ribella crea dolore, distruzione, morte, lacrime... purtroppo sempre molto attuale piaciuta e apprezzata»
«con maestria hai saputo descrivere il dramma giapponese, noi abitiamo la terra da 10000 anni, la natura molto di più,ma è di fronte a queste tragedie che l'uomo prende coscienza della sua pochezza, come sempre, sono sublimi i tuoi versi, complimenti.»
«siamo impotenti davanti ai cataclismi naturali e ci rendiamo conto di quanto piccoli siamo su questa terra... versi molto suggestivi che lasciano percepire l'immane catastrofe»
«poltiglia umana, molto più di una immagine. Questo è davvero il senso della vita: siamo solo un attimo su questo pianeta e nulla nell'universo. Ottima riflessione. Brava come sempre»
«Versi che fanno male ma mai quanto la realtà che si stenta a credere che possa essere! la furia della natura non la si può combattere in nessuna maniera, ci si deve solo chinare innanzi ad un crocefisso e pregare affinché l'uomo possa rimediare a migloiorare se stesso ed elevarsi spiritualmente... la morte è la forma di unpaltra VITA a noi incomprensibile, se riuscissimo ad accettare tutto ciò... Bellissima poesia Mille fasci di rose rosse»
«giusta, vera, importante a mio parere, avere pensato di scriverla, cercando di descrivere l'immane sciagura che non ha proporzioni ed è del tutto sovrumano. molto apprezzata.»