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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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Silvia De Angelis
Rupe loquace
Impressioni
Occhi in vertigine
nella memoria mediatrice
d’un vincolo
che accendeva un bagliore.
Attesa d’un fotogramma d’amore
nella via desolata
ma d’ascolto raddolcito
poesia d’un peccato.
Rossi fuochi
s’incarnano in gelidi enigmi
ove la vita balbetta basita
su premature ceneri
nell’anfratto introvabile
di rupe loquace...
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«Quelle morti premature, difficili da accettare...»
Commenti di altri autori:
«Incertezze e dubbi laceranti, che si frappongono e ci ostacolano il cammino. Il sentiero è disseminato di pericolosi e impercettibili scogli e l’animo sbanda impaurito in quel denso accumulo di nebbia. Una fotografia poetica dei tempi pandemici e di confusione totale che stiamo vivendo, espressi con la raffinatezza tipica della poetessa.»
«La poesia di Silvia De Angelis (che penso abbia attinenza con la poetica di Marinetti) può essere interpretata da diverse angolazioni. Penso, come Vivì, che la Poetessa voglia riferirsi ai tempi bui e senza respiro che stiamo vivendo e che ci portano all’isolamento e alla depressione. Siamo tutti in attesa di "un fotogramma d’amore", di qualcosa che ci porti un po di calore umano.»
«Poesia bella e profonda, molto triste in quanto, forse, trae spunto dall’attuale situazione pandemica che tanti lutti ha provocato in Italia e nel mondo. La morte è sempre triste ma la morte causata dal coronavirus lo è ancora di più sia per il numero dei decessi (superiore a quello dei caduti della seconda guerra mondiale), sia per sue le modalità. Tanti ci hanno lasciato senza potere ricevere l’ultimo saluto dai propri cari e morire così è come morire due volte. La cosa ancora più triste è che, a oltre un anno dall’inizio di questa tremenda tragedia, ancora oggi non si intravede un barlume di luce e siamo tutti in attesa, come dice la poetessa, di un "fotogramma d’amore". Arriverà? Plauso meritato!»
«Si, in effetti questo vagare in anfratti di rupi loquaci e l’attesa d’un fotogramma d’amore lasciano supporre uno stato di equilibrio precario, uno stato di attesa vissuto in una situazione di pericolo. Parole splendidamente scolpite, sopraffini.»
«bellissimi e profondi versi una meravigliosa dedica ad una persona amica venuta a mancare come si evince nella nota, una morte improvvisa che tocca il cuore della brava autrice»
«Neppure il più bravo dei fotografi avrebbe potuto immortalare versi così reali e tristi. Stiamo vivendo momenti difficili, all’orizzonte nessuna luce!»
«La vita è uno strano regalo all’inizio sopravvalutato, poi lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito con durata variabile e le morti premature ci gettano nello sconforto. Stupenda e profonda lirica.»
«Troppo difficile accettare la morte prematura di chi ha la vita davanti... morti improvvise con la vita che resta senza parole e non riesce a comprendere cosa stia succedendo... l’incertezza oramai regna sovrana e non si riesce a capire quale sia la strada giusta per uscire da questo incubo... Versi profondi, intensi e ricchi di immagini e metafore originalissime.»