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destionegiorno
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Silvia De Angelis
quando la mente si sveste, lascia trapelare
la parte più intima di sè stessa ... (continua)
La sua poesia preferita:
A sera
Quel lascito estenuante del giorno
a ridosso
d’un implume buio
mormora di confini
oltre il limite della bocca
mentre... leggi...
Nell'albo d'oro:
Complice di te
nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente
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La vicenda del romanzo si svolge in un paese della Sardegna all’inizio del XX secolo. Lo sfondo della narrazione è il (leggi...) € 0,99
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Silvia De Angelis
Venti di pandemia
Impressioni
Dissuaso sguardo
nel castello d’arruffati smerli
adagiati su un quid
di stabilità fluttuante.
Euforie e contrasti si contendono
la logica d’una realtà
ardua da vivere
arrampicata sull’impatto
di sequenze infauste.
Nel buio d’un’era che decade
dischiusa in deliri di parole
si muove su oscuri tagli
la collettività in dissolvenza.
E nell’arcuarsi d’un carosello
silenziato da una luce fioca
orlata di sabbia
si modifica sussultando
l’ottica d’universo.
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«All’inizio del 2020, iniziano ad avere gravi e inspiegabili malesseri ai polmoni varie persone, finché non si è risaliti alla nascita di un virus cinese, che si stava propagando ovunque, con violenza inaudita»
Commenti di altri autori:
«Un’immensa tragedia universale che coinvolge e accomuna miliardi di persone. Dubbi, paure e incertezza dilagano, confondendo e straziando animi comunque in uno strano sospeso... viviamo in una sorta di limbo e la disperazione dilaga... ma la speranza dev’essere sempre ultima a morire. Versi avvertiti sulla pelle.»
«In pochissimo tempo ci siamo ritrovati travolti da una pandemia che ha sconvolto la vita di tutti, nessuno escluso. Un virus letale ha spiazzato la maggior parte di noi... ma a quanto pare c’era chi si aspettava una situazione del genere. Spero che non ci sia premeditazione dietro questa tragedia... ma conoscendo le menti malate di alcuni esseri umani, non sarebbe una novità. Ognuno dice la sua... non si riesce a trovare un punto d’incontro che possa diventare una sintesi per contrastare questa tragedia. Le certezze di ieri non esistono più... la scienza, a quanto pare, non riesce a trovare una soluzione definitiva... e per avere una cura o un vaccino definitivo, chissà quanto tempo dovrà passare. Una Poesia che fa riflettere.»
«Viviamo in un periodo d’incertezza, di confusione e di paure. Non riusciamo neanche a vedere un futuro che ci faccia ben sperare a breve distanza. A volte tutto quello che stiamo vivendo sembra la scena di un film. Troppi problemi ci assillano, le nostre vite e i nostri progetti rimangono sospesi. Ancora vive la speranza di una prossima fine e di un ritorno alla "normalità. Brava Silvia i tuoi versi sono meravigliosi e coinvolgenti. Complimenti!»
«Non si pensava all’inizio del 2020 che la pandemia doveva durare così tanto (e chissà quando finirà), si aveva la speranza che usando le regole, tutto doveva finire in fretta. Così non è stato e ancora questo virus letale fa danni e miete vittime. Penso che dobbiamo affidarci alla scienza, altrimenti ci sentiamo frastornati da mille dubbi perché ci sono parecchie voci contrastanti circa i vaccini, questo non era mai successo con gli altri vaccini. Spero davvero che questo incubo finisca.»
«Lirica vera e bella sulla realtà tragica di quasi 2 anni. Nella speranza che in qualche modo si risolva questa lunga pandemia, ben venga una modifica non solo dell’ottica dell’universo, ma anche quella dei comportamenti umani. Nella deforestazione si liberano batteri e virus sconosciuti, così pure nelle fuoriuscite radioattive e nelle esplosioni delle centrali atomiche. Nel mondo occidentale mangiamo troppa carne ed ogni allevamento intensivo è una bomba ad orologeria per nuovi virus e batteri. Gli scienziati conoscono bene solo 150 virus, per cui se non cambiamo incorreremo in pandemie ancor più disastrose. L’occhio è fatto per vedere e non solo per stare a guardare passivi. Un elogio poetessa!»
«Il virus ci ha cambiato dentro e fuori. Tornare alla vita quotidiana sarà difficile ma con il tempo si potrà fare. Ritornare quelli di prima sarà impossibile ma sarà importante fare tesoro di ciò che abbiamo imparato, del valore che abbiamo dato alle piccole cose e dell’importanza di alcune ricchezze che in questo periodo si sono rivelate fondamentali per andare avanti, come i rapporti umani, la solidarietà e il senso civico e comune, per capire che forse questo cambiamento, in fondo, non è per nulla negativo...»
«I venti di pandemia hanno soffiato e soffiano tuttora violenti e impetuosi sconvolgendo la vita di tutti noi. A quasi due anni dallo scoppio della nefasta pandemia l’intruso letale continua a colpire e a mietere vittime e non si intravede ancora la possibile fine di questo dramma planetario. Finirà? Quando finirà? Ad oggi nessuno lo può dire anche se con le vaccinazioni di massa si intravede una flebile luce in fondo al tunnel. Speriamo di tornare presto alla vita vera come quando la paura non c’era. Un elogio alla poetessa che riesce a trattare argomenti " poco poetici" col consueto verseggiare elegante e raffinato! Lei, almeno lei, quanto a liricità non si è fatta condizionare dal nemico invisibile. Chapeau!»